A queda da Baliverna: uma abordagem pós-estruturalista do conto de Dino Buzzati

• Autor(a) principal: Monte, Carlos Eduardo [UNESP]
• Data de Publicação: 2017
• Tipo de documento: Trabalho de conclusão de curso
• Idioma: por
• Título da fonte: Repositório Institucional da UNESP
• Texto Completo: http://hdl.handle.net/11449/155544; http://www.athena.biblioteca.unesp.br/exlibris/bd/capelo/2017-06-20/000885645.pdf
• topic: Buzzati, Dino 1906-1972 A queda da Baliverna; Literatura italiana; Contos; Mosteiros - Ficção; Italian literature

Astratto: Il crollo della Baliverna è una novella di Dino Buzzati scritta nel 1957, quando l'Italia usciva dalle difficoltà della Seconda Guerra Mondiale. Racconta l'avventura, oppure la disavventura, di un protagonista che, avendo l'abitudine ebdomadaria di visitare un antico monastero, la Baliverna, costruito nel XVII secolo per ospitare l'ordine dei frati di San Celso, si vede, un giorno, dopo un atto infantile, come responsabile della caduta della gigantesca costruzione, a causa di una serie di effetti. La magnanime costruzione, tuttavia, primo esempio di un ordine religioso, che si trova nel binomio strutturale modello e organicità, si legge come una delle astute allegorie di Buzzati e, qui, vengono sottoposte all'analisi le questioni che sono rivisitate con l'avvento di nuove direzioni teoriche, in particolare con il Post-strutturalismo e la Decostruzione, di Jacques Derrida. Con questi approcci, in crescita negli anni 60, valori cristallizzati dal Modernismo, e che erano stati oggetto di indagine da parte di Nietzsche e Heidegger, come l'idea di origine, tradizione, tecnica, utilizzo, inizio o centro, finora inesorabili, cominciano ad essere messi in discussione. In questo lavoro, decisamente, fra questi canoni ce ne sono due che in qualche misura sono allineati: struttura e progresso. La novella di Buzzati viene letta come un esempio, come un'impressione di un mondo che, a poco a poco, si rende conto di sé stesso e subisce sempre gli effetti delle imposizioni che lo circondano. L'eterotelia, idea che si espande con la linea del post-modernismo, soprattutto in autori come Michel Maffesoli e il tradimento dell'eredità, con Harold Bloom, consente la discussione dell'impressione che origina il constructum, e della misura in cui è già presente nella struttura il gioco di masse in equilibrio che potrà essere attivato con una semplice rottura di assi