Ônus da prova no processo civil : linhas pela construção de um dever de produzir provas

Detalhes bibliográficos
Autor(a) principal: Ramos, Vítor de Paula
Data de Publicação: 2014
Tipo de documento: Dissertação
Idioma: por
Título da fonte: Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS
Texto Completo: http://hdl.handle.net/10183/196757
Resumo: Nella prima parte di questo lavoro s’intende dimostrare la dimensione epistemica del processo, ossia, dimostrare che perché il processo sia giusto è necessaria la preoccupazione con la tendenziale completezza del materiale probatorio. In questo senso, s’intende dimostrare, prima, che la verità esiste, è oggettiva e per corrispondenza; in seguito, che la verità importa per il diritto e che soltanto è possibile parlare di decisione giusta se questa fosse basata in fatti che si sono realmente verificati. Così, s’intende, alla fine della prima parte, dimostrare che il procedimento deve essere orientato alla tendenziale completezza del materiale probatorio. Nella seconda parte, si parla sullo stato attuale della dottrina. Così, sono lavorati i due aspetti riconosciuti all’onere della prova, quello oggettivo, come regola di giudizio, e quello soggettivo, come regola d’istruzione. In seguito, si parla sulla distribuzione fissa e quella dinamica. Dopo, sono disegnate alcune basi per le critiche alla dottrina tradizionale. In questo senso, si procede con la distinzione fra onere e dovere, dimostrando-si come era la scena culturale della processualistica quando dello sviluppo della teorica sull’onere della prova. In seguito, sono fatte critiche alla dottrina tradizionale, dimostrando-si che, per varie ragioni, nella forma in cui è pensato oggi, l’onere della prova non possiede condizioni di provvedere la maggiore completezza del materiale probatorio, una volta che il diritto non fornisce stimoli giuridici concreti alle parti in questo senso. Finalmente, nella terza parte di questo lavoro, si pretende presentare l’idea di dovere di produzione di prove. Inizialmente, così, si dimostra che l’attribuzione di un dovere alle parti farebbe con che il problema degli stimoli fossi risolto, promovendosi, così, una più ampia completezza del materiale probatorio. Si occupa, in sequenza, della questione costituzionale, prima dimostrando che il dovere di produrre prove sarebbe una forma di incrementare la effettività del diritto fondamentale alla prova, creando-si una efficacia orizzontale mediata dalla verticale; dopo, si dimostra che in ambito civile, nell’ordinamento giuridico brasiliano, le parti non possiedono nessuno diritto fondamentale di non produrre prove contro se stesse. In fine, sono abbordati i possibili limiti costituzionali al dovere di produzione di prove. In seguito, si tratta del detto “aspetto oggettivo” dell’onere della prova, sostenendo-si che questo non sia niente di più di un “criterio di spareggio”, che determina, in modo prefissato, il risultato della lite quando non ci siano forme di determinarlo razionalmente, attraverso la valutazione razionale delle prove. Si conclude, così, nel senso di che la costruzione di un dovere di produrre prove tutela in modo più effettivo il diritto fondamentale alla prova, facendo con che siano risolti i problemi che le dottrine sulle inversioni e dinamizzazioni dell’onere della prova volevano combattere. Inoltre, provvedendo una più ampia completezza del materiale probatorio, finisce per costruire un procedimento più orientato alla ricerca della verità e, così, un processo che sia più giusto.
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Così, sono lavorati i due aspetti riconosciuti all’onere della prova, quello oggettivo, come regola di giudizio, e quello soggettivo, come regola d’istruzione. In seguito, si parla sulla distribuzione fissa e quella dinamica. Dopo, sono disegnate alcune basi per le critiche alla dottrina tradizionale. In questo senso, si procede con la distinzione fra onere e dovere, dimostrando-si come era la scena culturale della processualistica quando dello sviluppo della teorica sull’onere della prova. In seguito, sono fatte critiche alla dottrina tradizionale, dimostrando-si che, per varie ragioni, nella forma in cui è pensato oggi, l’onere della prova non possiede condizioni di provvedere la maggiore completezza del materiale probatorio, una volta che il diritto non fornisce stimoli giuridici concreti alle parti in questo senso. Finalmente, nella terza parte di questo lavoro, si pretende presentare l’idea di dovere di produzione di prove. Inizialmente, così, si dimostra che l’attribuzione di un dovere alle parti farebbe con che il problema degli stimoli fossi risolto, promovendosi, così, una più ampia completezza del materiale probatorio. Si occupa, in sequenza, della questione costituzionale, prima dimostrando che il dovere di produrre prove sarebbe una forma di incrementare la effettività del diritto fondamentale alla prova, creando-si una efficacia orizzontale mediata dalla verticale; dopo, si dimostra che in ambito civile, nell’ordinamento giuridico brasiliano, le parti non possiedono nessuno diritto fondamentale di non produrre prove contro se stesse. In fine, sono abbordati i possibili limiti costituzionali al dovere di produzione di prove. In seguito, si tratta del detto “aspetto oggettivo” dell’onere della prova, sostenendo-si che questo non sia niente di più di un “criterio di spareggio”, che determina, in modo prefissato, il risultato della lite quando non ci siano forme di determinarlo razionalmente, attraverso la valutazione razionale delle prove. Si conclude, così, nel senso di che la costruzione di un dovere di produrre prove tutela in modo più effettivo il diritto fondamentale alla prova, facendo con che siano risolti i problemi che le dottrine sulle inversioni e dinamizzazioni dell’onere della prova volevano combattere. Inoltre, provvedendo una più ampia completezza del materiale probatorio, finisce per costruire un procedimento più orientato alla ricerca della verità e, così, un processo che sia più giusto.Na primeira parte do presente estudo pretende-se demonstrar a dimensão epistêmica do processo, ou seja, demonstrar que para que o processo seja justo é necessária a preocupação com a tendencial completude do material probatório. Nesse sentido, pretende-se demonstrar, primeiramente, que a verdade existe, é objetiva e analisada por correspondência; a seguir, que a verdade importa para o direito e que somente é possível falar-se em decisão justa se a decisão basear-se em fatos que realmente ocorreram. Assim sendo, pretende-se, no final da primeira parte, demonstrar que o procedimento tem que ser orientado à tendencial completude do material probatório. Na segunda parte fala-se sobre o estado atual da doutrina. Assim, abordamse os dois aspectos reconhecidos ao ônus da prova, o objetivo, como regra de julgamento, e o subjetivo, como regra de instrução. Em seguida, fala-se sobre a distribuição fixa e dinâmica. Após, são desenhadas algumas bases para as críticas à doutrina tradicional. Nesse sentido, procede-se com distinção entre ônus e dever, assim como demonstra-se qual era o cenário cultural da processualística quando do desenvolvimento da teorização sobre o ônus da prova. Em seguida, são feitas as críticas à doutrina tradicional, demonstrando-se que, por diversas razões, da forma como é pensado atualmente, o ônus da prova não tem o condão de propiciar a maior completude possível do material probatório, uma vez que o direito não fornece estímulos jurídicos concretos às partes nesse sentido. Por fim, na terceira parte do trabalho pretende-se apresentar a ideia de dever de produção de provas. Inicialmente, assim, demonstra-se que a atribuição de um dever às partes faria com que o problema dos estímulos fosse resolvido, promovendo-se, assim, a maior completude do material probatório. Aborda-se, então, a questão constitucional, primeiro demonstrando-se que o dever de produzir provas seria uma forma de aumentar a efetividade do direito fundamental à prova, conferindo-lhe uma eficácia horizontal mediada pela vertical; após, demonstra-se que no campo cível, no ordenamento jurídico brasileiro, as partes não possuem qualquer direito fundamental de não produção de provas contra si mesmas. Por fim, abordam-se os possíveis limites constitucionais ao dever de produção de provas. A seguir, aborda-se o dito “aspecto objetivo” do ônus da prova, sustentandose ser esse nada mais do que um “critério de desempate”, a determinar, de maneira pré-fixada, o resultado da demanda quando não houver, através da valoração racional das provas, formas de determiná-lo racionalmente. Conclui-se, assim, que a construção de um dever de produzir provas tutela de maneira mais efetiva o direito fundamental à prova, fazendo com que sejam solucionados os problemas que as ideias de inversões e dinamizações da prova pretendiam resolver. Ademais, propiciando uma maior completude do material probatório, acaba por construir um procedimento mais orientado à busca da verdade e, portanto, a que o processo seja mais justo.application/pdfporOnere della provaDovere di produzione di proveDiritto fondamentale alla provaOnus da provaProva (processo civil)Ônus da prova no processo civil : linhas pela construção de um dever de produzir provasinfo:eu-repo/semantics/publishedVersioninfo:eu-repo/semantics/masterThesisUniversidade Federal do Rio Grande do SulFaculdade de DireitoPrograma de Pós-Graduação em DireitoPorto Alegre, BR-RS2014mestradoinfo:eu-repo/semantics/openAccessreponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGSinstname:Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS)instacron:UFRGSTEXT000930211.pdf.txt000930211.pdf.txtExtracted Texttext/plain363772http://www.lume.ufrgs.br/bitstream/10183/196757/2/000930211.pdf.txte61ab2066071889b1761dfdc274895adMD52ORIGINAL000930211.pdfTexto completoapplication/pdf1274162http://www.lume.ufrgs.br/bitstream/10183/196757/1/000930211.pdf1ceafbc1fc7234307e6ec9bb2f2dee9bMD5110183/1967572019-07-11 02:35:27.591557oai:www.lume.ufrgs.br:10183/196757Biblioteca Digital de Teses e Dissertaçõeshttps://lume.ufrgs.br/handle/10183/2PUBhttps://lume.ufrgs.br/oai/requestlume@ufrgs.br||lume@ufrgs.bropendoar:18532019-07-11T05:35:27Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS - Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS)false
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