Encontros entre música e pedagogia : compondo juntos uma convivência estético-poética na educação infantil

Detalhes bibliográficos
Autor(a) principal: Bourscheid, Clarice de Campos
Data de Publicação: 2019
Tipo de documento: Tese
Idioma: por
Título da fonte: Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS
Texto Completo: http://hdl.handle.net/10183/202405
Resumo: Questo studio presenta l’intenzione di pensare e fare (SENNETT, 2012), ascoltare e comporre, imparando insieme, delle possibilità di convivenza musicale nell’Educazione Infantile, a partire da una proposta di formazione continua con insegnanti in questo contesto. L’obiettivo è stato quello di promuovere una formazione musicale che potesse mettere in circolazione concetti ed ascolti. Ciò ha comportato la percezione e il riconoscimento di suoni e silenzi, l’identificazione di repertori, l’ascolto di ciò che caratterizzerebbe il paesaggio sonoro (SCHAFER, 2001) di una scuola, al fine di interferire in essa in modo consapevole e propositivo. Ha comportato l’affinamento dell’ascolto per trasformarsi in convivenza (MATURANA, 1999), quando ciò potesse corrispondere anche a giocare, creare, inventare, comporre. Quando la trasformazione potesse essere esattamente l’esperienza poetica di esprimersi in suoni (MERLEAU-PONTY, 2011), ampliando le possibilità educative nel contesto dell’Educazione Infantile. La sfida di questa tesi risiedeva nel far convergere autori di svariati campi, quali la pedagogia, la filosofia, l’estetica, la poetica e la musica: Georges Jean (1990), Barbosa (2016), Malaguzzi (2016), Vecchi (2010; 2019), Richter (2016), Mata (2014), Nussbaum (2015), Gumbrecht (2010), Schafer (2001) e Lino e Richter (2016). Pertanto, la proposta formativa è stata organizzata nel seguente modo: a) riunioni/workshop con le insegnanti, b) ascolti e interazioni con insegnanti e bambini, c) documentazione di quanto vissuto durante il processo formativo e d) riunione finale. La ragione alla base di questo tipo di struttura è data dal comprendere quanto vigoroso sarebbe far incontrare diversi campi di studio, affinché concetti cristallizzati ed esterni alla vita non impedissero l’estesia, l’espressione e la creazione nella scuola, dando spazio al nuovo (ARENDT, 2009) o all’inaspettato. Il materiale empirico è costituito dal diario di campo, nonché da immagini, video e trascrizioni audio delle riunioni finali. Si è trattata dunque di una ricerca qualitativa di tipo fenomenologico (MERLEAU-PONTY, 2011), in cui la narrativa ha rappresentato la base per costruire e interpretare i dati ottenuti, e la ricerca-intervento (PASSOS; BARROS, 2015; ROCHA, 2009) è stato il modo di organizzare la ricerca di campo. Da queste narrative sono emersi concetti come presenza, repertori, creazione, cooperazione, empatia, nei loro rapporti con l’immaginazione, i ricordi, l’apprendimento, le narrative, gli entusiasmi, gli ascolti e l’espressione. Si ritiene che una convivenza che promuove tali incontri possa favorire una formazione musicale che sia estetica e poetica, contribuendo alla costruzione di un’autorialità da parte delle insegnanti (BARBOSA, 2016). Si tratta di elementi che invitano a pensare il pensiero in un’interazione costante con culture e persone, in un eterno formarsi. Ed è proprio la conclusione a cui si è giunti alla fine di questo percorso di dottorato, ovvero che le arti, qui in un rapporto speciale con la musica, e le infanzie possono contribuire alla Pedagogia: un’apertura al nuovo e a uno stato di presenza (GUMBRECHT, 2010) e connessione (VECCHI, 2010) che, insieme ai bambini e alle arti, hanno la loro manifestazione più intensa.
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spelling Bourscheid, Clarice de CamposBarbosa, Maria Carmen Silveira2019-12-07T04:05:59Z2019http://hdl.handle.net/10183/202405001107799Questo studio presenta l’intenzione di pensare e fare (SENNETT, 2012), ascoltare e comporre, imparando insieme, delle possibilità di convivenza musicale nell’Educazione Infantile, a partire da una proposta di formazione continua con insegnanti in questo contesto. L’obiettivo è stato quello di promuovere una formazione musicale che potesse mettere in circolazione concetti ed ascolti. Ciò ha comportato la percezione e il riconoscimento di suoni e silenzi, l’identificazione di repertori, l’ascolto di ciò che caratterizzerebbe il paesaggio sonoro (SCHAFER, 2001) di una scuola, al fine di interferire in essa in modo consapevole e propositivo. Ha comportato l’affinamento dell’ascolto per trasformarsi in convivenza (MATURANA, 1999), quando ciò potesse corrispondere anche a giocare, creare, inventare, comporre. Quando la trasformazione potesse essere esattamente l’esperienza poetica di esprimersi in suoni (MERLEAU-PONTY, 2011), ampliando le possibilità educative nel contesto dell’Educazione Infantile. La sfida di questa tesi risiedeva nel far convergere autori di svariati campi, quali la pedagogia, la filosofia, l’estetica, la poetica e la musica: Georges Jean (1990), Barbosa (2016), Malaguzzi (2016), Vecchi (2010; 2019), Richter (2016), Mata (2014), Nussbaum (2015), Gumbrecht (2010), Schafer (2001) e Lino e Richter (2016). Pertanto, la proposta formativa è stata organizzata nel seguente modo: a) riunioni/workshop con le insegnanti, b) ascolti e interazioni con insegnanti e bambini, c) documentazione di quanto vissuto durante il processo formativo e d) riunione finale. La ragione alla base di questo tipo di struttura è data dal comprendere quanto vigoroso sarebbe far incontrare diversi campi di studio, affinché concetti cristallizzati ed esterni alla vita non impedissero l’estesia, l’espressione e la creazione nella scuola, dando spazio al nuovo (ARENDT, 2009) o all’inaspettato. Il materiale empirico è costituito dal diario di campo, nonché da immagini, video e trascrizioni audio delle riunioni finali. Si è trattata dunque di una ricerca qualitativa di tipo fenomenologico (MERLEAU-PONTY, 2011), in cui la narrativa ha rappresentato la base per costruire e interpretare i dati ottenuti, e la ricerca-intervento (PASSOS; BARROS, 2015; ROCHA, 2009) è stato il modo di organizzare la ricerca di campo. Da queste narrative sono emersi concetti come presenza, repertori, creazione, cooperazione, empatia, nei loro rapporti con l’immaginazione, i ricordi, l’apprendimento, le narrative, gli entusiasmi, gli ascolti e l’espressione. Si ritiene che una convivenza che promuove tali incontri possa favorire una formazione musicale che sia estetica e poetica, contribuendo alla costruzione di un’autorialità da parte delle insegnanti (BARBOSA, 2016). Si tratta di elementi che invitano a pensare il pensiero in un’interazione costante con culture e persone, in un eterno formarsi. Ed è proprio la conclusione a cui si è giunti alla fine di questo percorso di dottorato, ovvero che le arti, qui in un rapporto speciale con la musica, e le infanzie possono contribuire alla Pedagogia: un’apertura al nuovo e a uno stato di presenza (GUMBRECHT, 2010) e connessione (VECCHI, 2010) che, insieme ai bambini e alle arti, hanno la loro manifestazione più intensa.Este estudo apresenta a intenção de pensar e fazer (SENNETT, 2012), escutar e compor, aprendendo junto, possibilidades de uma convivência musical na educação infantil, a partir de uma proposta de formação continuada com professoras nesse contexto. O objetivo foi promover uma formação musical com professoras que pudesse movimentar conceitos e escutas. Nesse sentido, implicou perceber e sentir sons e silêncios, identificar repertórios, escutar o que caracterizaria a paisagem sonora (SCHAFER, 2001) de uma escola, para nela interferir de forma consciente e propositiva. Implicou afinar a escuta para transformar-se na convivência (MATURANA, 1999), quando isso pudesse ser também brincar, criar, inventar, compor. Quando transformar pudesse ser exatamente a experiência poética de expressar-se em sons (MERLEAU-PONTY, 2011), ampliando possibilidades educativas no contexto da educação infantil. A aposta da tese se deu no encontro entre autores da pedagogia, da filosofia, da estética, da poética e da música: Georges Jean (1990), Barbosa (2016), Malaguzzi (2016), Vecchi (2010; 2019), Richter (2016), Mata (2014), Nussbaum (2015), Gumbrecht (2010), Schafer (2001) e Lino e Richter (2016). Com isso, a proposta formativa foi organizada da seguinte forma: a) reuniões/oficinas com as professoras, b) escutas e interações com professoras e crianças, c) documentação do vivido durante o processo formativo e d) reunião final. A justificativa para a organização dessa estrutura ocorreu a partir da compreensão de que seria potente o encontro entre os campos de estudo, para que conceitos cristalizados e fora da vida não impedissem a estesia, a expressão e a criação na escola, abrindo espaço para o novo (ARENDT, 2009) ou o inesperado. O material empírico constitui-se de diário de campo, bem como de imagens, vídeos e transcrição de áudio das reuniões finais. Tratou-se, portanto, de uma pesquisa qualitativa de cunho fenomenológico (MERLEAU-PONTY, 2011), em que a narrativa foi a base para a construção e a interpretação dos dados obtidos, e a pesquisa-intervenção (PASSOS; BARROS, 2015; ROCHA, 2009) foi a forma de organizar a pesquisa de campo. Dessas narrativas emergiram conceitos como presença, repertórios, criação, cooperação, empatia, em suas relações com imaginação, memórias, aprendizagens, narrativas, encantamentos, escutas e expressão. Considera-se que uma convivência que promova esses encontros possa favorecer uma formação musical que seja estética e poética, contribuindo para a construção de uma autoria por parte das professoras (BARBOSA, 2016). Trata-se de elementos que convidam a fazer pensar o pensamento numa interação constante com culturas e pessoas, num eterno formarse. E é isso que, após este percurso de doutorado, consideramos que as artes, aqui numa especial relação com música e infâncias, têm a contribuir para a pedagogia: uma abertura para o novo e para um estado de presença (GUMBRECHT, 2010) e conexão (VECCHI, 2010) que, com as crianças e as artes, têm expressa a sua mais intensa manifestação.This study presents the intention of thinking and doing (SENNETT, 2012), listening and composing, learning together, possibilities of a musical coexistence in Early Childhood Education, based on a proposal of continuous education with teachers in this context. The objective was to promote a musical education which could move concepts and listening. In this sense, it implied perceiving and feeling sounds and silences, identifying repertories, listening to what would characterize the sound landscape (SCHAFER, 2001) of a school, in order to interfere consciously and purposefully in it. It involved fine-tuning listening in order to transform it into coexistence (MATURANA, 1999), when this could also be playing, creating, inventing, composing. When transforming could be exactly the poetic experience of expressing oneself in sounds (MERLEAU-PONTY, 2011), expanding educational possibilities in the context of Early Childhood Education. The focus of the thesis was on the meeting between authors of pedagogy, philosophy, aesthetics, poetry and music: Georges Jean (1990), Barbosa (2016), Malaguzzi (2016), Vecchi (2010; 2019), Richter (2016), Mata (2014), Nussbaum (2015), Gumbrecht (2010), Schafer (2001) and Lino and Richter (2016). Thus the educational proposal was organized as follows: a) meetings / workshops with teachers b) listening and interactions with teachers and children, c) documentation of experiences during the educational process d) final meeting. The justification for the organization of this structure came from the understanding that the encounter between the fields of study would be potent , so that crystallized and out of life concepts would not prevent the aesthetic sensation, expression and creation in school, opening space for new (ARENDT, 2009) or unexpected experiences. The empirical material consists of field diary as well as images, videos and audio transcription of the final meetings. It was, therefore, a qualitative research of a phenomenological nature (MERLEAUPONTY, 2011), in which the narrative was the basis for the construction and interpretation of the data obtained, and the intervention research (PASSOS; BARROS, 2015; ROCHA, 2009) was the way to organize field research. From these narratives emerged concepts such as, presence, repertoires, creation, cooperation, empathy, in their relationship with imagination, memories, learning, narratives, enchantment, listening and expression. We consider that a coexistence that promotes such encounters can favor a musical education that is aesthetic and poetic, contributing to the construction of an authorship by the teachers themselves (BARBOSA, 2016). We refer to elements that invite thinking to be thought in a constant interaction with cultures and people, in a constant self education. And this is , after this PhD course experience, what we consider: that arts, here in a special relationship with music and childhood, have to contribute with Pedagogy- an opening to the new and to a state of presence (GUMBRECHT, 2010 ) and connection (VECCHI, 2010) which, with children and the arts, has expressed its most intense manifestation.application/pdfporEducazione infantileFormazione di insegnantiEsteticaPoeticaMusicaEducação infantilPoéticaMúsicaEstéticaFormação de professoresEarly childhood educationTeacher educationAestheticPoeticMusicEncontros entre música e pedagogia : compondo juntos uma convivência estético-poética na educação infantilIncontri tra musica e pedagogia : componendo insieme una convivenza estetico-poetica nell'educazione InfantileEncounters between music and pedagogy : composing an aesthetic-poetic coexistence in Early Childhood Educationinfo:eu-repo/semantics/publishedVersioninfo:eu-repo/semantics/doctoralThesisUniversidade Federal do Rio Grande do SulFaculdade de EducaçãoPrograma de Pós-Graduação em EducaçãoPorto Alegre, BR-RS2019doutoradoinfo:eu-repo/semantics/openAccessreponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGSinstname:Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS)instacron:UFRGSTEXT001107799.pdf.txt001107799.pdf.txtExtracted Texttext/plain303585http://www.lume.ufrgs.br/bitstream/10183/202405/2/001107799.pdf.txt6cd47e6a7ca359bc5be79f7d95cfebd1MD52ORIGINAL001107799.pdfTexto completoapplication/pdf6309401http://www.lume.ufrgs.br/bitstream/10183/202405/1/001107799.pdf0e7299db164337051c6eb0b635039ddbMD5110183/2024052019-12-08 05:04:00.565769oai:www.lume.ufrgs.br:10183/202405Biblioteca Digital de Teses e Dissertaçõeshttps://lume.ufrgs.br/handle/10183/2PUBhttps://lume.ufrgs.br/oai/requestlume@ufrgs.br||lume@ufrgs.bropendoar:18532019-12-08T07:04Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS - Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS)false
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