Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo

Detalhes bibliográficos
Autor(a) principal: Nocentini, Silvia
Data de Publicação: 2015
Tipo de documento: Dissertação
Idioma: ita
Título da fonte: Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
Texto Completo: http://hdl.handle.net/11144/750
Resumo: Ciò che viene identificato dall’alto come Berlenga non mantiene la propria forma nelle viscere interne della roccia, infatti una serie di grotte e passaggi sotterranei si diramano al suo interno modificandone la matericitá. Questo comporta ad una unicità di visione a seconda del punto di vista, esiste un sopra e un sotto. Il limite composto e intrecciato tra aria e terra, costituisce una porta tra due realtà distinte. L’inaccessibilità alla parte alta dell’isola dovuta ai forti pendii é tale che la risalita é intrinseca di curiosità e aspettative. Un’entrata che si sporge verso un altro mondo diverso, la cui importanza aumenta a seconda di quanto l’altra realtà sia differente. Il rifugio incarnerà il punto dove il passaggio é consentito, che inevitabilmente porterà con se il tema della trasformazione, della perdita dello stato precedente verso lo stadio successivo. Una zona emotiva dove viene consumata l’attesa e che potrebbe identificarsi non solo come passaggio verticale attaccato alla roccia ma anche come eremo mentale. Infatti, esso é situato tra l’acqua e l’aria, sostenuto da una parete rocciosa quasi completamente verticale da cui é praticamente impossibile accedervi se non dalle porte di entrata. Il rifugio é espressione dell’istinto primordiale dell’uomo di addomesticare la natura per il suo beneficio, tornando alle sue stesse origini tramite una serie di palafitte in legno dalle sembianze “familiari”. Esse evocano una società antica, non ancora estinta e spesso ripresa perché chiave di certezze. Il legno, materiale considerato ancora “vivo” marcherà il passare del tempo di una struttura atemporale. La soglia che esiste tra sogno e realtà, la cosiddetta dormiveglia, essa sarà il luogo in cui il viaggiatore si riparerà. Il rifugio sarà la porta d’entrata di un mondo che la marea alle volte sommerge, nascondendolo.
id RCAP_ea7ba6b0795f273aeabc6d836773d234
oai_identifier_str oai:repositorio.ual.pt:11144/750
network_acronym_str RCAP
network_name_str Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
repository_id_str 7160
spelling Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereoarchetiposospensionemutabilitàlegnoCiò che viene identificato dall’alto come Berlenga non mantiene la propria forma nelle viscere interne della roccia, infatti una serie di grotte e passaggi sotterranei si diramano al suo interno modificandone la matericitá. Questo comporta ad una unicità di visione a seconda del punto di vista, esiste un sopra e un sotto. Il limite composto e intrecciato tra aria e terra, costituisce una porta tra due realtà distinte. L’inaccessibilità alla parte alta dell’isola dovuta ai forti pendii é tale che la risalita é intrinseca di curiosità e aspettative. Un’entrata che si sporge verso un altro mondo diverso, la cui importanza aumenta a seconda di quanto l’altra realtà sia differente. Il rifugio incarnerà il punto dove il passaggio é consentito, che inevitabilmente porterà con se il tema della trasformazione, della perdita dello stato precedente verso lo stadio successivo. Una zona emotiva dove viene consumata l’attesa e che potrebbe identificarsi non solo come passaggio verticale attaccato alla roccia ma anche come eremo mentale. Infatti, esso é situato tra l’acqua e l’aria, sostenuto da una parete rocciosa quasi completamente verticale da cui é praticamente impossibile accedervi se non dalle porte di entrata. Il rifugio é espressione dell’istinto primordiale dell’uomo di addomesticare la natura per il suo beneficio, tornando alle sue stesse origini tramite una serie di palafitte in legno dalle sembianze “familiari”. Esse evocano una società antica, non ancora estinta e spesso ripresa perché chiave di certezze. Il legno, materiale considerato ancora “vivo” marcherà il passare del tempo di una struttura atemporale. La soglia che esiste tra sogno e realtà, la cosiddetta dormiveglia, essa sarà il luogo in cui il viaggiatore si riparerà. Il rifugio sarà la porta d’entrata di un mondo che la marea alle volte sommerge, nascondendolo.2015-03-17T15:42:41Z2015-01-19T00:00:00Z2015-01-19info:eu-repo/semantics/publishedVersioninfo:eu-repo/semantics/masterThesisapplication/pdfhttp://hdl.handle.net/11144/750TID:201246732itaNocentini, Silviainfo:eu-repo/semantics/openAccessreponame:Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)instname:Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informaçãoinstacron:RCAAP2024-01-11T02:21:29Zoai:repositorio.ual.pt:11144/750Portal AgregadorONGhttps://www.rcaap.pt/oai/openaireopendoar:71602024-03-20T01:34:17.431056Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos) - Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informaçãofalse
dc.title.none.fl_str_mv Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
title Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
spellingShingle Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
Nocentini, Silvia
archetipo
sospensione
mutabilità
legno
title_short Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
title_full Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
title_fullStr Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
title_full_unstemmed Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
title_sort Sopra l’acqua, sospeso: una tradizione per accedere all’etereo
author Nocentini, Silvia
author_facet Nocentini, Silvia
author_role author
dc.contributor.author.fl_str_mv Nocentini, Silvia
dc.subject.por.fl_str_mv archetipo
sospensione
mutabilità
legno
topic archetipo
sospensione
mutabilità
legno
description Ciò che viene identificato dall’alto come Berlenga non mantiene la propria forma nelle viscere interne della roccia, infatti una serie di grotte e passaggi sotterranei si diramano al suo interno modificandone la matericitá. Questo comporta ad una unicità di visione a seconda del punto di vista, esiste un sopra e un sotto. Il limite composto e intrecciato tra aria e terra, costituisce una porta tra due realtà distinte. L’inaccessibilità alla parte alta dell’isola dovuta ai forti pendii é tale che la risalita é intrinseca di curiosità e aspettative. Un’entrata che si sporge verso un altro mondo diverso, la cui importanza aumenta a seconda di quanto l’altra realtà sia differente. Il rifugio incarnerà il punto dove il passaggio é consentito, che inevitabilmente porterà con se il tema della trasformazione, della perdita dello stato precedente verso lo stadio successivo. Una zona emotiva dove viene consumata l’attesa e che potrebbe identificarsi non solo come passaggio verticale attaccato alla roccia ma anche come eremo mentale. Infatti, esso é situato tra l’acqua e l’aria, sostenuto da una parete rocciosa quasi completamente verticale da cui é praticamente impossibile accedervi se non dalle porte di entrata. Il rifugio é espressione dell’istinto primordiale dell’uomo di addomesticare la natura per il suo beneficio, tornando alle sue stesse origini tramite una serie di palafitte in legno dalle sembianze “familiari”. Esse evocano una società antica, non ancora estinta e spesso ripresa perché chiave di certezze. Il legno, materiale considerato ancora “vivo” marcherà il passare del tempo di una struttura atemporale. La soglia che esiste tra sogno e realtà, la cosiddetta dormiveglia, essa sarà il luogo in cui il viaggiatore si riparerà. Il rifugio sarà la porta d’entrata di un mondo che la marea alle volte sommerge, nascondendolo.
publishDate 2015
dc.date.none.fl_str_mv 2015-03-17T15:42:41Z
2015-01-19T00:00:00Z
2015-01-19
dc.type.status.fl_str_mv info:eu-repo/semantics/publishedVersion
dc.type.driver.fl_str_mv info:eu-repo/semantics/masterThesis
format masterThesis
status_str publishedVersion
dc.identifier.uri.fl_str_mv http://hdl.handle.net/11144/750
TID:201246732
url http://hdl.handle.net/11144/750
identifier_str_mv TID:201246732
dc.language.iso.fl_str_mv ita
language ita
dc.rights.driver.fl_str_mv info:eu-repo/semantics/openAccess
eu_rights_str_mv openAccess
dc.format.none.fl_str_mv application/pdf
dc.source.none.fl_str_mv reponame:Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
instname:Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informação
instacron:RCAAP
instname_str Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informação
instacron_str RCAAP
institution RCAAP
reponame_str Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
collection Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
repository.name.fl_str_mv Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos) - Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informação
repository.mail.fl_str_mv
_version_ 1799136820188938240