La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale

Detalhes bibliográficos
Autor(a) principal: Pintassilgo, Joaquim
Data de Publicação: 2010
Tipo de documento: Artigo
Idioma: ita
Título da fonte: Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
Texto Completo: http://hdl.handle.net/10451/8311
Resumo: Negli ultimi trenta anni del XX Secolo e inizi del XXI Secolo, la formazione degli insegnanti, in Portogallo, è stata caratterizzata dalla coesistenza di una varietà di modelli differenti, a seconda delle istituzioni (Università o Politecnici, pubbliche o private) e dei tempi di entrata in vigore. In alcuni casi, come quelli delle Scuole Superiori di Educazione e delle Università Nuove, i modelli di riferimento tendevano a una certa integrazione. In altri casi, come quelli delle Facoltà di Lettere e di Scienze, l’orientamento era per la costituzione di modelli con caratteristiche più marcatamente sequenziali e compartimentali (tanto a due come a tre fasi). Altrettanto diverse sono state le soluzioni trovate per alcuni dei grandi dilemmi associati storicamente alla formazione degli insegnanti, con riferimento, in particolare, all’articolazione fra le componenti della formazione; alla relazione fra le discipline di riferimento e i contenuti dell’insegnamento; al rapporto fra la teoria e la pratica; all’organizzazione di stage pedagogici e al ruolo dei rispettivi orientatori o supervisori; all’inquadramento istituzionale della formazione; alla selezione dei docenti e alle rispettive competenze professionali. La durata della formazione variava fra i quattro e i sei anni. In quel periodo, lo Stato non ha svolto un ruolo regolatore forte in quest’area (Pardal, 1991, 1992; Pintassilgo, 2005). Questa situazione è stata profondamente alterata dalla legislazione pubblicata nel 2007, a seguito del cosiddetto Processo di Bologna, che ha tentato di uniformare e regolare in modo più efficace la formazione a livello nazionale. L’obiettivo del presente articolo è tracciare le principali caratteristiche del modello di formazione implementato da quel momento, cogliendo l’occasione per riflettere su alcuni aspetti della sua entrata a regime, utilizzando come esempio l’Università di Lisbona. Prenderemo in considerazione, principalmente, la formazione degli insegnanti di quello che, in Portogallo, è chiamato il 3º Ciclo di Insegnamento di base e Insegnamento Secondario, ossia, dal 7º al 12º anno di scuola, poiché il modello di formazione per l’educazione dell’infanzia e per i primi sei anni di scuola obbligatoria presenta alcune specificità proprie. Ci manterremo, inoltre, a livello della formazione iniziale degli insegnanti, non prendendo in considerazione altre modalità di formazione (come la continuata e la specializzata).
id RCAP_6c6ace850254b370f452448a445a1f19
oai_identifier_str oai:repositorio.ul.pt:10451/8311
network_acronym_str RCAP
network_name_str Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
repository_id_str 7160
spelling La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attualeFormação de professoresModelos de formaçãoProfissão docenteNegli ultimi trenta anni del XX Secolo e inizi del XXI Secolo, la formazione degli insegnanti, in Portogallo, è stata caratterizzata dalla coesistenza di una varietà di modelli differenti, a seconda delle istituzioni (Università o Politecnici, pubbliche o private) e dei tempi di entrata in vigore. In alcuni casi, come quelli delle Scuole Superiori di Educazione e delle Università Nuove, i modelli di riferimento tendevano a una certa integrazione. In altri casi, come quelli delle Facoltà di Lettere e di Scienze, l’orientamento era per la costituzione di modelli con caratteristiche più marcatamente sequenziali e compartimentali (tanto a due come a tre fasi). Altrettanto diverse sono state le soluzioni trovate per alcuni dei grandi dilemmi associati storicamente alla formazione degli insegnanti, con riferimento, in particolare, all’articolazione fra le componenti della formazione; alla relazione fra le discipline di riferimento e i contenuti dell’insegnamento; al rapporto fra la teoria e la pratica; all’organizzazione di stage pedagogici e al ruolo dei rispettivi orientatori o supervisori; all’inquadramento istituzionale della formazione; alla selezione dei docenti e alle rispettive competenze professionali. La durata della formazione variava fra i quattro e i sei anni. In quel periodo, lo Stato non ha svolto un ruolo regolatore forte in quest’area (Pardal, 1991, 1992; Pintassilgo, 2005). Questa situazione è stata profondamente alterata dalla legislazione pubblicata nel 2007, a seguito del cosiddetto Processo di Bologna, che ha tentato di uniformare e regolare in modo più efficace la formazione a livello nazionale. L’obiettivo del presente articolo è tracciare le principali caratteristiche del modello di formazione implementato da quel momento, cogliendo l’occasione per riflettere su alcuni aspetti della sua entrata a regime, utilizzando come esempio l’Università di Lisbona. Prenderemo in considerazione, principalmente, la formazione degli insegnanti di quello che, in Portogallo, è chiamato il 3º Ciclo di Insegnamento di base e Insegnamento Secondario, ossia, dal 7º al 12º anno di scuola, poiché il modello di formazione per l’educazione dell’infanzia e per i primi sei anni di scuola obbligatoria presenta alcune specificità proprie. Ci manterremo, inoltre, a livello della formazione iniziale degli insegnanti, non prendendo in considerazione altre modalità di formazione (come la continuata e la specializzata).Università delli Studi di FerraraRepositório da Universidade de LisboaPintassilgo, Joaquim2013-04-16T08:50:07Z20102010-01-01T00:00:00Zinfo:eu-repo/semantics/publishedVersioninfo:eu-repo/semantics/articleapplication/pdfhttp://hdl.handle.net/10451/8311itaAnnali Online della didattica e della formazione docente. Revista annuale online, 1, 2010.info:eu-repo/semantics/openAccessreponame:Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)instname:Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informaçãoinstacron:RCAAP2023-11-08T15:52:01Zoai:repositorio.ul.pt:10451/8311Portal AgregadorONGhttps://www.rcaap.pt/oai/openaireopendoar:71602024-03-19T21:32:51.124382Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos) - Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informaçãofalse
dc.title.none.fl_str_mv La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
title La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
spellingShingle La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
Pintassilgo, Joaquim
Formação de professores
Modelos de formação
Profissão docente
title_short La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
title_full La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
title_fullStr La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
title_full_unstemmed La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
title_sort La formazione degli insegnanti in Portogallo – riflessioni sul modello attuale
author Pintassilgo, Joaquim
author_facet Pintassilgo, Joaquim
author_role author
dc.contributor.none.fl_str_mv Repositório da Universidade de Lisboa
dc.contributor.author.fl_str_mv Pintassilgo, Joaquim
dc.subject.por.fl_str_mv Formação de professores
Modelos de formação
Profissão docente
topic Formação de professores
Modelos de formação
Profissão docente
description Negli ultimi trenta anni del XX Secolo e inizi del XXI Secolo, la formazione degli insegnanti, in Portogallo, è stata caratterizzata dalla coesistenza di una varietà di modelli differenti, a seconda delle istituzioni (Università o Politecnici, pubbliche o private) e dei tempi di entrata in vigore. In alcuni casi, come quelli delle Scuole Superiori di Educazione e delle Università Nuove, i modelli di riferimento tendevano a una certa integrazione. In altri casi, come quelli delle Facoltà di Lettere e di Scienze, l’orientamento era per la costituzione di modelli con caratteristiche più marcatamente sequenziali e compartimentali (tanto a due come a tre fasi). Altrettanto diverse sono state le soluzioni trovate per alcuni dei grandi dilemmi associati storicamente alla formazione degli insegnanti, con riferimento, in particolare, all’articolazione fra le componenti della formazione; alla relazione fra le discipline di riferimento e i contenuti dell’insegnamento; al rapporto fra la teoria e la pratica; all’organizzazione di stage pedagogici e al ruolo dei rispettivi orientatori o supervisori; all’inquadramento istituzionale della formazione; alla selezione dei docenti e alle rispettive competenze professionali. La durata della formazione variava fra i quattro e i sei anni. In quel periodo, lo Stato non ha svolto un ruolo regolatore forte in quest’area (Pardal, 1991, 1992; Pintassilgo, 2005). Questa situazione è stata profondamente alterata dalla legislazione pubblicata nel 2007, a seguito del cosiddetto Processo di Bologna, che ha tentato di uniformare e regolare in modo più efficace la formazione a livello nazionale. L’obiettivo del presente articolo è tracciare le principali caratteristiche del modello di formazione implementato da quel momento, cogliendo l’occasione per riflettere su alcuni aspetti della sua entrata a regime, utilizzando come esempio l’Università di Lisbona. Prenderemo in considerazione, principalmente, la formazione degli insegnanti di quello che, in Portogallo, è chiamato il 3º Ciclo di Insegnamento di base e Insegnamento Secondario, ossia, dal 7º al 12º anno di scuola, poiché il modello di formazione per l’educazione dell’infanzia e per i primi sei anni di scuola obbligatoria presenta alcune specificità proprie. Ci manterremo, inoltre, a livello della formazione iniziale degli insegnanti, non prendendo in considerazione altre modalità di formazione (come la continuata e la specializzata).
publishDate 2010
dc.date.none.fl_str_mv 2010
2010-01-01T00:00:00Z
2013-04-16T08:50:07Z
dc.type.status.fl_str_mv info:eu-repo/semantics/publishedVersion
dc.type.driver.fl_str_mv info:eu-repo/semantics/article
format article
status_str publishedVersion
dc.identifier.uri.fl_str_mv http://hdl.handle.net/10451/8311
url http://hdl.handle.net/10451/8311
dc.language.iso.fl_str_mv ita
language ita
dc.relation.none.fl_str_mv Annali Online della didattica e della formazione docente. Revista annuale online, 1, 2010.
dc.rights.driver.fl_str_mv info:eu-repo/semantics/openAccess
eu_rights_str_mv openAccess
dc.format.none.fl_str_mv application/pdf
dc.publisher.none.fl_str_mv Università delli Studi di Ferrara
publisher.none.fl_str_mv Università delli Studi di Ferrara
dc.source.none.fl_str_mv reponame:Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
instname:Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informação
instacron:RCAAP
instname_str Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informação
instacron_str RCAAP
institution RCAAP
reponame_str Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
collection Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos)
repository.name.fl_str_mv Repositório Científico de Acesso Aberto de Portugal (Repositórios Cientìficos) - Agência para a Sociedade do Conhecimento (UMIC) - FCT - Sociedade da Informação
repository.mail.fl_str_mv
_version_ 1799134221618380800